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Risveglio Kundalini, che cos’è e come avviene

By 2 Settembre 2019 Settembre 6th, 2019 No Comments
risveglio kundalini

Chi abbia avuto esperienze nel mondo dello yoga, o di altre disciplini simili, avrà sentito certamente parlare del risveglio della Kundalini.

Tuttavia, qualora non ci si sia occupati di approfondire questo tema, potranno essere ancora presenti dei dubbi in merito, soprattutto in relazione a quelle che potrebbero essere le tecniche per produrre tale tipo di risveglio.

Per cominciare a capire come arrivare al risveglio della Kundalini, e per comprendere che cosa si intenda con tale espressione, bisognerà fare un passo indietro, cominciando a descrivere i sistemi energetici sottili.

L’energia sottile del corpo

Tutto ciò che è materia è composto da energia, e il nostro stesso corpo la produce e ne è circondato. L’energia è presente dentro di noi e noi stessi possiamo emetterla. Ogni essere umano ha un’energia differente dall’altro: ecco che a seconda di quelli che sono i sistemi di analisi del corpo e della vita di ciascuno, si possono identificare questi modi differenti per intendere tale energia.

Uno di questi è proprio la Kundalini, che si troverebbe nel corpo di ogni essere umano.

In particolare, Kundalini letteralmente significa “attorcigliamento”, come quello di un serpente.

Nella letteratura classica dello Hatha Yoga, Kundalini è descritta come un serpente arrotolato alla base della spina dorsale.

L’energia “femminile” arrotolata e dormiente, si riferisce al vasto potenziale dell’energia psichica presente in tutti noi. Di solito è raffigurata da un serpente arrotolato. Il risveglio di questo serpente e la manifestazione dei suoi poteri sono lo scopo principale della pratica dello Yoga Kundalini.

Effetti Kundalini: il risveglio della coscienza

Per analizzare ancora meglio questo concetto, sarà necessario individuare un altro punto fermo sul quale si basa il percorso per il risveglio della Kundalini.

Secondo le teorie che hanno dato vita proprio all’identificazione di questa energia, Dio avrebbe prodotto un’energia in grado di sorreggere il mondo. Questa sarebbe rappresentata dalla Coscienza Divina.

Essa è presente anche nell’uomo, e sarebbe conosciuta con il nome di Chetana: essa sarebbe la parte di energia divina necessaria alla vita per l’essere umano.

Essa potrà essere di due tipi principali:

  • La Chetana attiva: essa è anche chiamata energia vitale, che sostiene il corpo e gli dà forza, soprattutto a livello puramente fisico;
  • La Chetana non attiva: questa si troverebbe in ogni essere umano, e attenderebbe di essere risvegliata. Proprio la Chetana non attiva meglio rappresenterebbe la Kundalini.

In ogni caso, tutta la kundalini è nota da tempo quale forza divina e chiave d’accesso all’illuminazione, nonché quale potenza segreta delle gioie e dei piaceri fisici.

Possiamo riassumere così gli effetti del risveglio della Kundalini: forza vitale, travolgente fiducia in se stessi, educazione all’autocontrollo, desiderio di migliorare la propria vita e quella degli altri.

Il ruolo dell’energia Kundalini

A questo punto ci si potrebbe chiedere a che cosa serva questa Kundalini, essendo un’energia non attiva.

Si potrebbe dire che la stessa abbia un ruolo fondamentale soprattutto per l’accrescimento e l’evoluzione spirituale dell’essere umano, che riuscirebbe, così, a mettersi più profondamente in contatto con il Divino.

Diversamente da quanto si potrebbe pensare, quindi, la Kundalini non si occuperà di sostenere il corpo a livello fisico nel suo quotidiano.

Come operare il risveglio della Kundalini

Si può operare il risveglio della Kundalini in diversi modi. Addirittura, esiste un intero stile di yoga che si occupa solamente di questo aspetto, e che cerca, quindi, con tecniche fisiche e respiratorie di far innalzare la Kundalini che, nell’iconografia induista, viene rappresentata come un serpente che si trova alla base della spina dorsale dell’essere umano.

Una volta risvegliata, essa comincerà a risalire lungo la colonna vertebrale per arrivare fino alla testa.

Ecco, quindi, alcune tecniche che vengono utilizzate per il risveglio della Kundalini.

Il risveglio della Kundalini con le tecniche spirituali

Esistono percorsi spirituali grazie ai quali è possibile risvegliare la Kundalini.

Tra questi si includono il Karma Yoga, cioè il compimento di azioni disinteressate per gli altri, il Bhakti Yoga, cioè lo yoga devozionale, l’hatha yoga, quello che si compone anche delle posture che si realizzano nei centri di tutto il mondo, e il percorso che vede la possibilità di seguire un Guru.

In quest’ultimo caso sarà proprio il Guru a trasmettere le tecniche segrete per risvegliare la Kundalini, come può accadere con gli esercizi di meditazione e di respirazione.

Il risveglio della Kundalini con il trasferimento di energia

Il risveglio della Kundalini si può operare anche mediante l’intervento di un soggetto esterno, che si occuperà di trasferire l’energia spirituale.

Anche in questo caso, il trasferimento, che viene anche chiamato Shaktipat, verrà operato da un Guru, cioè un maestro illuminato che sarà in grado di gestire la propria energia senza esserne depauperato, e quindi senza esaurirla.

Il maestro potrà agire con un tocco, oppure con altre tecniche, tra le quali può essere annoverata la trasmissione di un mantra sacro da recitare proprio per innalzare la Kundalini.

Come risvegliare la Kundalini in modo sicuro

A meno che abbiate la possibilità di recarvi in un ashram (comunità organizzata attorno a un maestro indiano con comprovata esperienza), potrete intraprendere un percorso che si potrà definire sicuramente più “moderato” per arrivare a tale obiettivo.

Infatti, nelle persone che non saranno completamente pronte, la trasmissione dell’energia potrà non solo non essere positiva, ma addirittura traumatica, e lasciare un segno davvero profondo nella psiche e anche nel corpo.

Quindi, potrete cominciare a seguire dei percorsi guidati che vi porteranno, pian piano, al risveglio di questa forza che è presente nel vostro corpo, proprio come accade con i percorsi iniziatici, tipici di discipline come lo yoga e la meditazione, e anche impegnandovi nel contatto con il divino nella vostra vita quotidiana.

Risveglio della Kundalini: sintomi e segni

Impegnandovi a fondo allo scopo di arrivare al risveglio della Kundalini potreste sperimentare alcuni segni e sintomi tra quelli qui descritti.

Ovviamente, non tutti sono riconducibili a questo tipo di esperienza, e non tutti coloro che abbiano sperimentato il risveglio dell’energia arriveranno ad avere tali segni e sintomi.

Tra questi, quindi, si comprendono i seguenti:

  • Sobbalzi volontari del corpo, percezione di scosse e di tremori;
  • Calore intenso in diverse parti del corpo, soprattutto in prossimità dei principali centri energetici;
  • Cambiamenti nella respirazione, che si può fare molto più intensa e profonda del solito;
  • Visioni luminose;
  • Percezioni di suoni particolari;
  • Intense sensazioni di piacere;
  • Necessità impellente di ridere o piangere;
  • Spinta verso la vita spirituale, verso il Divino.

risveglio kundalini meditazione

I sintomi di una necessità di risvegliare la Kundalini

Potreste anche chiedervi se sia per voi necessario intraprendere la strada del risveglio della Kundalini.

Sicuramente esistono dei “sintomi” che indicano come questa energia, per voi, sia troppo sopita, e come sia necessario intervenire per consentirne un risveglio graduale.

In primo luogo, il fatto di soffrire di dolori cronici potrebbe essere un’indicazione relativa alla necessità di agire sulla vostra Kundalini, in quanto il suo movimento può aiutare il corpo a sentirsi davvero meglio.

Poi, anche la stanchezza cronica può essere un indice relativo alla mancanza di movimento della vostra energia Kundalini, così come, al contrario, l’insonnia e la troppa agitazione, in quanto entrambe le situazioni sono indicative rispetto ad uno squilibrio.

Analizzando il vostro corpo, le vostre abitudini, e anche i malesseri che potrebbero affliggervi, potrete capire anche se sia il caso di iniziare a risvegliare la Kundalini.

Il vostro percorso sarà scelto in modo personale: ci sarà chi preferirà lo yoga, chi le meditazioni e chi, invece, vorrà rivolgersi al contatto con il Divino attraverso la devozione.

 

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Eva Sykora

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