Avere degli attacchi d’ansia può essere davvero invalidante, ma esistono inquadramenti differenti per quelle che sono le manifestazioni legate all’ansia, tra le quali rientra il disturbo d’ansia generalizzato.
Capire che cosa sia questo problema, e come si manifesta, può essere molto utile, soprattutto per quelle persone che possono essere già state colpite diverse volte da manifestazioni legate all’ansia.
Che cos’è il disturbo d’ansia generalizzato
Come indica il suo stesso nome, il disturbo d’ansia generalizzato è una manifestazione nella quale la persona nota il persistere di una certa preoccupazione, legata a diversi tipi di evento. Tale preoccupazione, però, è troppo eccessiva, sia a livello di intensità, sia con riferimento alla frequenza o alla durata della sua manifestazione, rispetto a quelle che sono le reali circostanze, che poi sono quelle che preoccupano il soggetto.
Si indica, quindi, come l’ansia sia generalizzata, in quanto essa non si limita ad alcune situazioni, ma, appunto, si estende a moltissimi tipi di eventi e situazioni.
Inoltre, quest’ansia non si associa a circostanze specifiche, come può, invece, accadere a chi soffra di una fobia o di una paura particolare.
Proprio per questo elemento, il disturbo d’ansia generalizzato può diventare difficile da controllare.
E’ detto anche DAG o GAD o FM (Frisc Malament).
I sintomi del disturbo d’ansia generalizzato
Il disturbo d’ansia generalizzato, per poter essere indicato come tale, si mostrerà con almeno uno o più dei seguenti sintomi:
- Sensazione di irrequietezza, che può anche essere accompagnata dalla sindrome delle gambe senza riposo;
- Affaticamento;
- Difficoltà di concentrazione;
- Vuoti di memoria;
- Irritabilità;
- Presenza di tensione muscolare;
- Difficoltà nel ritmo del sonno, dall’insonnia, alla presenza di un sonno poco riposante;
- Bocca asciutta, sudorazione eccessiva.
Ovviamente, ognuno sperimenterà sintomi differenziati, ma spesso quelli elencati sono presenti, e in molti casi si trovano in concomitanza l’uno rispetto all’altro.
Le caratteristiche delle preoccupazioni nel disturbo d’ansia generalizzato
Anche le preoccupazioni che affliggono chi sia toccato da un disturbo d’ansia generalizzato sono particolari, e assumono caratteristiche specifiche.
Infatti, il soggetto vede la presenza di una serie di preoccupazioni che si succedono con una certa rapidità.
Le stesse sono accompagnate da emozioni come uno stato d’allerta continuo, che possono riferirsi ad eventi di proporzioni catastrofiche, ma che difficilmente potranno verificarsi in futuro.
Proprio questo stato determina per il soggetto la difficoltà nel pensare lucidamente, e anche una certa incapacità di controllare emozioni e pensieri.
Quindi, si può dire che le paure che affliggono chi abbia questo disturbo sono spesso legate al futuro, e in molti casi sono così lontane e remote da potersi verificare con una certa difficoltà.
Esempi sono costituiti dalle paure economiche, come la perdita di tutto il proprio denaro, da quelle legate alla salute, ma anche dalla paura e dall’ansia del giudizio degli altri.
Allo stesso tempo, la persona che soffra di questo disturbo d’ansia generalizzato avrà anche la preoccupazione relativa al controllo di tali pensieri. Si renderà in parte conto di non essere in grado di controllare le proprie emozioni e preoccupazioni, e tale elemento continuerà ad aumentare il suo turbamento creando, infine, un vero e proprio circolo vizioso, che può arrivare ad incidere in modo davvero negativo sulle relazioni e sulla quotidianità del soggetto.
I comportamenti di chi soffre di un disturbo d’ansia generalizzato
Abbiamo già visto come la persona che soffra del disturbo d’ansia generalizzato tenda ad avere pensieri ossessivi, a rimuginare e a cercare, invano, di controllare le proprie emozioni.
Essa, però, metterà in atto anche tutta un’altra serie di comportamenti che sono tipici di questo disturbo.
Tra questi rientrano i seguenti:
- Cercare rassicurazioni, in se stessi o negli altri: questo comportamento può essere rappresentato dal fatto, ad esempio, di chiamare in continuazione una persona cara per controllare che questa stia bene, oppure recarsi continuamente dal dottore per capire da dove provenga un determinato sintomo;
- Usare il perfezionismo: il soggetto controllerà continuamente di aver fatto tutto alla perfezione, in modo da non incappare nel pubblico ludibrio, o nelle critiche di qualcuno, come può accadere sul posto di lavoro;
- Evitare le situazioni stressanti: il soggetto potrà evitare di sentire le notizie alla radio, o di leggere i giornali per non cadere nell’ansia, oppure potrà evitare addirittura le persone che lo mettano in una situazione di stress;
- Usare il rinvio: rinviare una situazione che genera preoccupazione per la paura di non farcela;
- Tentare (invano) di calmare se stessi.
L’evoluzione del disturbo d’ansia generalizzato
Nella maggior parte dei casi il disturbo d’ansia generalizzato ha una certa permanenza, e diventa cronico a lungo andare.
In alcune situazioni, però, esso può avere un andamento non continuativo e presentarsi solo in alcune occasioni, ad esempio nel caso in cui il soggetto sia sottoposto a situazioni e a periodi caratterizzati da un forte stress.
Le cause del disturbo d’ansia generalizzato
A questo punto sarebbe bene indagare anche le cause del disturbo d’ansia generalizzato. Esso si presenta con maggiore frequenza nelle persone giovani, almeno all’esordio, comparendo entro i 30 anni d’età.
Grazie allo studio è stato possibile individuare alcuni fattori di rischio che espongono all’insorgenza del disturbo:
- La personalità: chi soffra di questo disturbo è spesso sensibile, emotivo ed ha, in molti casi, una persona ansiosa in famiglia;
- I tipi di pensiero: la persona che soffra del disturbo d’ansia generalizzato tenderà ad interpretare comportamenti ed eventi innocui come minacciosi;
- Presenza di situazioni stressanti: queste sono soprattutto legate a cambiamenti che si presentano nel corso della vita, come accade nell’adolescenza, alla fine degli studi, all’arrivo di un figlio, e così via.
Test: disturbo d’ansia generalizzato
Se la risposta a queste domande, tenendo conto di un periodo di almeno 6 mesi, è in maggior parte “Si”, possiamo considerare l’idea di essere potenzialmente in presenza di una possibile manifestazione di questo genere.
Di seguito, le domande:
Fai fatica a tenere sotto controllo le tue preoccupazioni?
Ti senti spesso irritabile o facile all’arrabbiatura?
Ti senti spesso stanco o ti affatichi facilmente?
Ti preoccupi in continuazione di problemi grandi e piccoli, situazioni e cose da fare?
Hai mal di testa o altri dolori senza motivo apparente?
Senti di avere un nodo in gola quando sei preoccupato?
Fai fatica ad addormentarti o a dormire?
La tua preoccupazione influenza la vita lavorativa, sociale e affettiva?
Senti di far fatica a concentrarti?
Ti capita di sentirti sudato e di avere vampate di calore?
Terapia per il disturbo d’ansia generalizzato
Esistono diversi tipi di trattamento per il disturbo d’ansia generalizzato. Esempi sono costituiti dalla terapia farmacologica, che si avvale soprattutto di antidepressivi, ma che viene spesso affiancata alla psicoterapia, in modo da riportare il soggetto ad uno stato di minore ansia anche indipendentemente dai farmaci.
Un esempio di terapia molto utilizzata è quella cognitivo comportamentale, che agisce soprattutto sulla base del disturbo, costituita dalla tendenza a rimuginare di continuo.
Anche la terapia di gruppo è utilizzata per cercare di superare questo disturbo, soprattutto perché essa consente al soggetto di percepirsi come una persona “normale” e non così strana come potrebbe pensare.
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